Casamata faceva parte di una linea difensiva di forti a Matamoros, che comprendeva Paredes, Guerrero, Puertas Verdes, Monterrey, Bravo, Laredo, Matamoros e Independencia. Questi otto forti furono distrutti quando persero la loro utilità difensiva, lasciando Casamata come unico forte sopravvissuto.
Nel dicembre 1969, gli abitanti di Matamoros rivendicarono la proprietà di Casamata e l'anno successivo istituirono il Museo di Casamata. Ciò fu possibile grazie al primo cronista di Matamoros, Don Eliseo Paredes Manzano, che fu anche il primo direttore e fondatore del Museo.
Nel 2006, sotto la presidenza di Baltazar Hinojosa Ochoa, sono state apportate diverse modifiche al Museo della Casamata. Tra queste, l'aggiunta di aree adiacenti al forte, la sostituzione di porte e finestre e il restauro del tetto originale.
Storia & Antropologia Casa storica
Calle Santos Degollado Esq, C. Guatemala S/N, Matamoros
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