Museo Graciliano Arcila Vélez (Itagüí)

CONTESTO SOCIO-CULTURALE Dal 2009 sono stati effettuati i primi approcci con la comunità del settore; in questi incontri è emersa la necessità di avere uno spazio che raccontasse la storia del quartiere, delle comunità vicine e che a sua volta generasse azioni per promuovere l'appropriazione sociale di uno spazio di grande importanza come il Parco Archeologico Graciliano Arcila Velez, comunemente noto come Parco dei Petroglifi. Per questo periodo sono state realizzate diverse attività con la comunità, come visite guidate, workshop di sensibilizzazione e laboratori pratici sul campo, tra gli altri, tutti legati al patrimonio culturale e naturale del comune di Itagüí e della Valle di Aburrá. Prima dell'apertura del museo comunitario nel Barrio El Rosario, la comunità non aveva un luogo che permettesse non solo ai bambini, ma anche ai giovani e agli adulti di conoscere e partecipare ad altre dinamiche culturali, educative, artistiche e ambientali, che consentissero loro di avvicinarsi al patrimonio e ai processi storici della loro località. In modo particolare sono stati i bambini a trovare nel museo comunitario uno spazio che ha offerto loro diverse possibilità di apprendimento e di interazione con l'ambiente in cui vivono e con i loro coetanei; questi bambini e ragazzi sono cresciuti in un ambiente caratterizzato dallo stigma della violenza e da un problema sociale inquadrato in un'apatia e in un'assenza dello Stato, che si è riflessa in anni di abbandono e di mancanza di opportunità per gli abitanti del quartiere. Le dinamiche sociali sono state influenzate dal fatto che vi si sono formate poche famiglie "tradizionali", ed è quasi sempre la madre ad aver assunto il ruolo di "padre" e "madre" con tutta la responsabilità dell'educazione e del mantenimento del nucleo familiare.